Il bavaglio è servito!

Il bavaglio è servito!

Se anche “Avvenire” alza la voce e non usa mezzi termini o linguaggi diplomatici, allora la situazione è davvero grave. Soprattutto quando è il suo Direttore a farlo.

Un Marco Tarquinio come raramente, purtroppo, capita di leggere si è scagliato contro l’approvazione, da parte della Camera dei Deputati francese, della legge-bavaglio che d’ora in poi consentirà di punire con due anni di carcere e sino a 30mila euro di multa chi s’impegna per la vita e contro l’aborto usando anche i canali della comunicazione digitale. Si tratta di quella follia giuridica che va sotto il nome di “délit d’entrave numérique à l’IVG”, ossia reato di ostacolo digitale all’aborto.

Il Direttore di “Avvenire” ha vergato un editoriale di fuoco dal titolo “Una grave ferita a vita e libertà. Chi vede la vergogna?”, editoriale che io sottoscrivo e condivido parola per parola. A cominciare dall’incipit:

«Non c’è menzogna più pesante e feroce di quella che pretende di ricoprire un misfatto con il manto di un’intenzione virtuosa».

Occorre dire che quando a Marco Taquinio viene tolto il “freno a mano” della prudenza diplomatica, emerge il grande giornalista che è in lui.

Questa la conclusione dell’editoriale firmato dal Direttore di “Avvenire”, che termina con una domanda:

«Proprio a Parigi i signori di una politica accecata, perché offuscata dall’ideologia plumbea che associa sempre di più alla morte e non alla vita l’idea di diritto e di libertà, hanno invece stabilito di gettare un’ombra criminale su quanti – con i mezzi della nuova comunicazione – cercano di “dare la vita” per sostenere chi rischia di compiere un aborto e per difendere la persona umana quando è più inerme. Chi avrà il coraggio di dire con noi, e con laico amore per la verità, che questa legge è una vergogna liberticida?».

La risposta è: «Noi, caro Marco».

Il Popolo della Famiglia ha questo coraggio.

Gianfranco Amato

Gianfranco Amato

Gianfranco Amato, avvocato, opera attivamente nel campo della bioetica da circa venticinque anni. È conferenziere a livello internazionale su tematiche bioetiche, riguardanti in particolare la famiglia, l’educazione, le dipendenze giovanili, e il diritto naturale. È stato nominato, in qualità di esperto, Direttore del Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio permanente sulle famiglie della Regione Siciliana, con decreto assessoriale n. 81 del 23.5.2023 È stato più volte audito, sempre in qualità di esperto, dal Parlamento italiano, sia al Senato che alla Camera dei Deputati, su proposte di legge attinenti alle tematiche di cui si occupa, in particolare in tema di libertà di opinione e di famiglia. È Presidente nazionale dell’organizzazione Giuristi per la Vita, un gruppo di avvocati, magistrati e docenti universitari che combattono a livello legale in difesa del diritto alla vita, della famiglia e della libertà di educazione. È noto anche in America Latina, soprattutto in Messico, Costa Rica e Cile, dove viene spesso invi- tato, in qualità di esperto internazionale, da istituzioni pubbliche a livello parlamentare, da Ordini Professionali, e da varie Università cui collabora a livello accademico. Ha scritto una quindicina di libri Ha ottenuto il premio “Testimoni 2014” dalla Fondazione Fides et Ratio, e il premio internazionale all’Impegno Sociale 2015 intitolato alla memoria dei giudici martiri Rosario Livatino, Antonino Saetta e Gaetano Costa.