Dieci suggerimenti operativi

Compiuto il miracolo della raccolta delle firme per la presentazione delle liste, ora è giunto il momento di passare all’azione.

Occorre essere concreti, efficaci e operativi.

Diamo, dunque, dieci suggerimenti pratici su come comportarci in campagna elettorale.

  • Non dare nulla per scontato.

I voti vanno sempre chiesti, senza mai presumere che qualcuno ci voti a prescindere. Esistono persone che certamente sono disposte a votarci ma vogliono che glielo si chieda.

Il rischio è quello di perdere potenziali elettori.

 

  • Ogni occasione persa è un voto perso.

Mai come in campagna elettorale vale la regola epicurea del carpe diem. Occorre cogliere l’attimo fuggente e non rinviare mai la possibilità di chiedere un voto.

Nel dubbio è meglio chiederlo due volte alla stessa persona, piuttosto che perderlo.

Bisogna sempre considerare che, stando agli ultimi sondaggi del TGLa7 di Mentana, l’attuale situazione dei votanti oggi è la seguente: indecisi 14,2%, scheda bianca 2,4%, astenuti 33,8%. Totale: 50.4%. Significa che più della metà degli italiani ha deciso di non votare o non sa per chi votare! Abbiamo davanti una prateria sconfinata.

  • Non bisogna cadere nell’illusione della Rete.

Facebook e i social network rischiano di dare una visione alterata della realtà. Possono infatti indurre la falsa percezione di essere al centro del mondo, quando non consente di raggiungere mediamente più di 30.000 persone. E’ questo più o meno il numero magico oltre il quale difficilmente si riesce ad andare. E sono quasi sempre le stesse 30.000 persone per tutti quelli del medesimo giro. Dobbiamo comprendere che la platea cui intendiamo rivolgerci è di 30.000.000 di persone, ovvero gli elettori italiani. Il rapporto è di uno a mille. Quindi, se Facebook ci dà l’illusione di raggiungere il 100% dei votanti, noi in realtà raggiungiamo lo 0,1%. Un po’ pochino. Quindi, sospendiamo per un mese i social network e usciamo di casa.

 

  • Sospendere le ciance telematiche.

Non bisogna perdere tempo prezioso dietro i chiacchiericci delle chat a vasta diffusione.

La cosa migliore sarebbe quella di sospendere per un mese tutte le comunicazioni sociali e attivare delle chat esclusivamente operative per ogni singolo collegio elettorale.

È anche mentalmente salutare distaccarsi per trenta giorni dall’oceano di chiacchiere e di immagini che alimentano un incontenibile narcisismo di massa. Un sano e proficuo digiuno.

 

  • Ridurre i tempi dietro alla tastiera.

Sarebbe bene usare il computer solo per accedere alle comunicazioni ufficiali del partito, del Segretario Nazionale e del Presidente.  Con la dovuta parsimonia deve essere inoltre utilizzato per l’aggiornamento delle notizie. È fondamentale, soprattutto per i candidati, seguire costantemente l’evoluzione della cronaca politica nazionale. L’informazione quotidiana rappresenta un elemento essenziale nella campagna elettorale.

 

  • Abbonarsi alla “Croce”.

Per chi non lo avesse ancora fatto, è arrivato il momento di abbonarsi e di leggere ogni giorno gli articoli contenuti in questo fondamentale mezzo di comunicazione.

La Croce rappresenta non soltanto l’organo ufficiale del movimento, ma soprattutto un prezioso strumento di giudizio politico della realtà. Soprattutto i candidati non possono fare a meno di utilizzare questo strumento nel quale, tra l’altro, si possono trovare i comunicati ufficiali del Segretario Nazionale e del Presidente.

 

  • Diffondere a tutti i livelli il simbolo del partito.

È di fondamentale importanza che la maggior parte degli elettori conosca il simbolo del Popolo della Famiglia che troverà sulla scheda.

Per questo occorre utilizzare qualunque gadget – a cominciare dalle spillette – per rendere visibile il logo del movimento. Chi vi chiede con curiosità spiegazioni sul simbolo è già un potenziale elettore.

 

  • Organizzare incontri mirati.

Il volantinaggio ed i gazebo per strada sono utili, ma sono ancora più utili ed importanti gli incontri di gruppo a tutti i livelli. Con i parenti, con i colleghi di lavoro, con i condomini, con gli amici, eccetera.

Altrettanto importante è coinvolgere gruppi strutturati come associazioni, organizzazioni, movimenti, sia laici che religiosi.

 

  • Diventare dei moltiplicatori.

Ciascuno di noi ha almeno dieci persone che lo stimano e che si fidano ciecamente di lui.

E ognuna di queste persone ha, a sua volta, altre dieci persone che la stimano e si fidano ciecamente di lei. Dobbiamo quindi mettere in moto un effetto moltiplicatore e allargare il consenso in maniera esponenziale, utilizzando positivamente il sistema del MLM (Multi-level Marketing).

 

  • Elencare tutti i contatti.

Dobbiamo prenderci il tempo necessario per fare mente locale su tutte le persone che possiamo contattare. I numeri contenuti nel telefonino e la lista delle e-mail può essere un primo utile supporto per questa operazione. Pensiamo, poi, a tutti i parenti, gli amici i conoscenti che abbiamo in giro per l’Italia dal Trentino Alto Adige alla Sicilia.

Il contatto verbale telefonico è sempre preferibile rispetto a quello scritto per via telematica. Oggi il telefono può diventare uno strumento davvero prezioso se consideriamo che, grazie a Dio, il Popolo della Famiglia è presente in tutti i novantasette collegi d’Italia. Non c’è una città, un paese, una frazione, un quartiere o una via dove non si possa votare il Popolo della Famiglia.

 

 

Mettiamoci all’opera!

 

Gianfranco Amato