Un lunedì memorabile!

Riportiamo la traduzione dell’articolo di Juan Antonio Montes, presidente di Acción Familia, apparso su «Credo Chile». Chi vuole può leggere l’articolo in spagnolo direttamente qui. (http://www.credochile.cl/vistazo-de-la-semana/un-lunes-memorable/)

 

Un lunedì decisamente intenso e memorabile quello trascorso dall’avvocato Gianfranco Amato lo scorso 25 settembre, primo giorno ufficiale del suo viaggio in Cile, che si sta rivelando un proficuo “tour de force”.

La mattina è iniziata con una lezione tenuta agli studenti di diritto dell’Universidad Del Desarrollo di Santiago.

Una vera sorpresa, non soltanto per la calorosa e ospitale accoglienza da parte dei docenti, ma soprattutto per l’inusuale attenzione con cui gli studenti hanno seguito la lezione del professor Amato. Un’attenzione che in parte è stata certamente favorita dal format multimediale utilizzato dal relatore (video, fotografie, documenti, immagini, ecc.), ma che è stata soprattutto catalizzata dal contenuto della lezione. La sorpresa negli sguardi degli studenti appariva evidente ogni volta che il tema trattato – ossia l’ideologia gender – veniva analizzato da angolature e prospettive che normalmente vengono poco o affatto utilizzate nell’affrontare quell’argomento. I fatti concreti e ampiamente documentati sugli effetti nefasti di questa ideologia hanno contribuito a rendere meno astratta e “accademica” la lezione, destando così un maggior interesse ed una certa preoccupazione, che ricorda la «sana inquietudine» di cui parlava il filosofo danese Søren Kierkegaard.

Qualche giovane, alla fine della lezione, ha rivolto al professore la domanda che lui si attendeva: «E adesso, cosa dobbiamo e possiamo fare?». Suscitare nei giovani il desiderio di agire e reagire, risvegliare nei loro cuori la «sana inquietudine» di Kirkegaard, aprire le loro menti alla curiosità intellettuale, rendere loro affascinante la Verità e valorizzare in positivo la loro indole naturaliter militante, dovrebbe essere il vero e unico compito di un’autentica istituzione educativa.

Un fatto particolarmente sintomatico ha reso evidente come il professor Amato sia riuscito in questo compito all’Università del Desarollo. Alla fine della lezione un ragazzo ha chiesto al professore se avesse tenuto altre conferenze a Santiago. Una volta venuto a conoscenza che lo stesso lunedì alle ore 18.30 lui avrebbe parlato all’Università di San Sebastián, il giovane riferì che sarebbe andato a riascoltarlo portando anche suo fratello.

Quando in uno studente si suscita l’interesse a riascoltare la stessa lezione nel giro di qualche ora, al punto da spingere ad invitare altri, allora significa che si sta davvero facendo educazione.

Il pomeriggio è stato pieno di incontri a diversi livelli, con giornalisti, politici, rappresentanti di associazioni, fino all’ora della conferenza che si è tenuta all’Università di San Sebastián, dal titolo «Ideologia di genere: “bomba atomica” o problema inesiste?». Le quasi centocinquanta persone presenti hanno ampliamente superato le previsioni degli organizzatori al punto da costringere alcuni dei presenti a restare in piedi.

Erano presenti alla conferenza il Presidente del Consiglio Direttivo dell’università, prof. Luis Cordero, l’ex Rettore prof. Ricardo Riesco Jaramillo, e altre personalità pubbliche come, Gonzalo Eguiguren Correa, membro del Direttivo del CEUSS, l’ammiraglio Miguel Ángel Vergara, ex Comandante in Capo della Marina militare cilena, Héctor Riesle Contreras, ex ambasciatore del Cile presso la Santa Sede, e l’avvocato Octavio Errázuriz Guilisasti, giurista ed ex ambasciatore del Cile negli Stati Uniti, che ha introdotto l’evento e presentato al pubblico il professor Amato.

Interessante, inoltre, l’estrazione degli altri partecipanti.

Se, infatti, le prime file erano riservate al rettore dell’università, ai direttori di dipartimento ed ai docenti, nelle file immediatamente successive già si potevano vedere molti giovani, diversi anziani, uomini e donne comuni evidentemente preoccupati dagli effetti concreti dell’ideologia gender che possono ripercuotersi in maniera deleteria nella loro vita o nel futuro dei loro figli e nipoti. Significativo, in particolare, il fatto che una giovane mamma abbia dovuto uscire, purtroppo, a metà della conferenza perché il figlio neonato che teneva nel passeggino a cominciato a strillare. Effettivamente non si può dire che fosse il consueto pubblico che normalmente partecipa a conferenze accademiche.

Si è poi svolto un interessante dibattito nel corso del quale alcuni partecipanti hanno potuto esprimere il proprio dissenso e formulare domande alle quali, peraltro, il professor Amato ha risposto in maniera puntuale ed esaustiva. Occorre dire, in verità, che la contestazione si è svolta in modo civile e pacato. Alcuni dei dissidenti alla fine della conferenza hanno persino stretto la mano al professore congratulandosi per l’oratoria e la modalità espositiva, pur continuando a dichiararsi in totale disaccordo con molte delle cose dette. Niente a che vedere, comunque, con la becera e violenta contestazione di alcuni militanti estremisti ed ideologizzati, cui spesso capita, purtroppo, di assistere in altri contesti. La giornata si è degnamente conclusa, a tarda serata, con la Santa Comunione ricevuta presso la Chiesa delle Sorelle della Provvidenza dal reverendo Padre Milan Tišma Díaz.

Il suggello perfetto per una grande giornata iniziata alle 7.30 del mattino con la recita del Santo Rosario.

Juan Antonio Montes su Credo Chile