Povere Famiglie!

Povere Famiglie!

Renzi non deve arrovellarsi molto per capire le ragioni del suo naufragio politico. Essersi incaponito su una questione lontanissima dai bisogni reali del popolo, si è rivelato fatale. La consultazione referendaria è stata un’occasione troppo ghiotta per mandare all’ex Premier un deciso segnale di malcontento. E gli italiani, specie quelli che vivono una situazione di disagio, questa occasione non se la sono fatta scappare.

Renzi nella mazzetta della rassegna stampa che ha ricevuto questa mattina avrà senz’altro letto due articoli. Il primo è della “Stampa” e si intitola così: « Famiglie sempre più povere nella stagione delle diseguaglianze – L’ Istat: in difficoltà economica 17 milioni di italiani. Al Sud è a rischio uno su due». Il secondo è di “Avvenire” con questo titolo: L’ Italia a rischio povertà ha tre figli, 10mila euro e abita nel Mezzogiorno – Esclusione sociale per un cittadino su quattro Il Sud si conferma l’area a maggiore indigenza».

Sì, l’ISTAT ci ha consegnato questo dato drammatico, evidenziando come sono proprio le famiglie con figli a scivolare verso il rischio povertà ed esclusione sociale. Il tasso è salito al 48,3% per le coppie con tre o più figli rispetto al 39,4% dell’anno scorso. Se si legge il documento ufficiale dell’Istituto di Statistica si può trovare un capitolo intitolato proprio cisì: «Forte rischio di povertà o esclusione sociale per famiglie numerose o con stranieri». Leggere per credere.

Bene, difronte ad una simile situazione, cosa avrebbe mai potuto aspettarsi da quelle famiglie il nostro Matteo nazionale?

Resta la constatazione triste di uno Stato che preferisce baloccarsi con i «confetti arcobaleno» della senatrice Cirinnà, che perde tempo preziosissimo in Parlamento per inventarsi nuove forme di famiglia, all’insegna del sentimento e dello slogan ideologico “Love is Love”, mentre si dimentica della tragica situazione in cui versano le famiglie vere, quelle previste dall’art. 29 della nostra Carta costituzionale. Per non parlare delle politiche antifamiliste che continuano a contrassegnare i governi degli ultimi decenni. Oggi una famiglia composta da un uomo e da una donna con tre figli è considerata una «famiglia numerosa» e sempre più a rischio di povertà.

Sfortunato è quel Paese che non riesce più a pensare ai suoi figli e al suo futuro.

 

Gianfranco Amato

 

 

Gianfranco Amato

Gianfranco Amato, avvocato, opera attivamente nel campo della bioetica da circa venticinque anni. È conferenziere a livello internazionale su tematiche bioetiche, riguardanti in particolare la famiglia, l’educazione, le dipendenze giovanili, e il diritto naturale. È stato nominato, in qualità di esperto, Direttore del Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio permanente sulle famiglie della Regione Siciliana, con decreto assessoriale n. 81 del 23.5.2023 È stato più volte audito, sempre in qualità di esperto, dal Parlamento italiano, sia al Senato che alla Camera dei Deputati, su proposte di legge attinenti alle tematiche di cui si occupa, in particolare in tema di libertà di opinione e di famiglia. È Presidente nazionale dell’organizzazione Giuristi per la Vita, un gruppo di avvocati, magistrati e docenti universitari che combattono a livello legale in difesa del diritto alla vita, della famiglia e della libertà di educazione. È noto anche in America Latina, soprattutto in Messico, Costa Rica e Cile, dove viene spesso invi- tato, in qualità di esperto internazionale, da istituzioni pubbliche a livello parlamentare, da Ordini Professionali, e da varie Università cui collabora a livello accademico. Ha scritto una quindicina di libri Ha ottenuto il premio “Testimoni 2014” dalla Fondazione Fides et Ratio, e il premio internazionale all’Impegno Sociale 2015 intitolato alla memoria dei giudici martiri Rosario Livatino, Antonino Saetta e Gaetano Costa.