La vera Italia di EURISPES!

La vera Italia di EURISPES!

Il Rapporto Italia 2017 di Eurispes ci consegna questa impietosa fotografia del nostro Paese.

Il 48,3% delle famiglie non riesce ad arrivare alla fine del mese, mentre il 44,9% per arrivarvi è costretto a utilizzare i propri risparmi. Solo una famiglia su quattro riesce a risparmiare. Le rate del mutuo per la casa sono un problema nel 28,5% dei casi, mentre per il 42,1% ha difficoltà a pagare il canone di affitto. Il 25,6% delle famiglie ha inoltre difficoltà a far fronte alle spese mediche. Molti hanno dovuto mettere in atto strategie anti-crisi come tornare a casa dai genitori (13,8%), farsi aiutare da loro economicamente (32,6%) o nella cura dei figli per non dover pagare nidi privati o baby sitter (23%).

 

Nel corso degli ultimi due anni, la paura di subire reati è aumentata rispetto al passato per un terzo degli italiani (33,9%). Le maggiori minacce percepite sono furto in abitazione (34,8%), e aggressione fisica (15,1%), mentre le cause principali della diffusione dei fenomeni criminali vengono rinvenute nel disagio sociale (21,1%), nella mancanza di lavoro (14,5%), nella difficile situazione economica (12,5%), nella eccessiva presenza di immigrati (12,5%), nelle pene poco severe/le scarcerazioni facili (11,2%).

 

La Sanità italiana viene bocciata nel 54,3% dei casi. Sono le lunghe liste d’attesa a creare più disagi (75,5%). Nel 42,2% dei casi si denunciano strutture mediche fatiscenti, nel 41,8% condizioni igieniche insoddisfacenti. Oltre un terzo (34,1%) ha sperimentato errori medici.

 

Il 48,5% degli italiani ha visto diminuita la propria capacità di spesa. Nel corso dell’anno si è risparmiato su: pasti fuori casa (70,9%), estetista, parrucchiere, articoli di profumeria (66,2%), viaggi e vacanze (68,6%). Sono rimasti pressoché stabili i tagli sui regali (75,6%) e per il tempo libero (64,8%). Stabile anche il ricorso ai saldi (80,6%). Per l’acquisto di generi alimentari, il 69,7% (+1,7%) dei consumatori cambia marca di un prodotto se più conveniente.

Fa riflettere, inoltre, il dato su chi è stato costretto a tagliare le spese mediche (38,1%, +3,9%) insieme al maggiore utilizzo dei mezzi pubblici per risparmiare sulla benzina (47,4%, +8%).

I tagli hanno colpito anche le spese dedicate alla babysitter (62,5%, +14,3%), alla donna delle pulizie/domestici (43,7%, +6,5%). Nel 36,2% dei casi si è ridotta anche la spesa per badanti.

 

Ma il Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni parla di «dati incoraggianti di ripresa» e ostenta ottimismo. Contento lui.

Come diceva una celebre canzone di Rino Gaetano, «ma il cielo è sempre più blu!».

 

GianfrancoAmato

Gianfranco Amato

Gianfranco Amato, avvocato, opera attivamente nel campo della bioetica da circa venticinque anni. È conferenziere a livello internazionale su tematiche bioetiche, riguardanti in particolare la famiglia, l’educazione, le dipendenze giovanili, e il diritto naturale. È stato nominato, in qualità di esperto, Direttore del Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio permanente sulle famiglie della Regione Siciliana, con decreto assessoriale n. 81 del 23.5.2023 È stato più volte audito, sempre in qualità di esperto, dal Parlamento italiano, sia al Senato che alla Camera dei Deputati, su proposte di legge attinenti alle tematiche di cui si occupa, in particolare in tema di libertà di opinione e di famiglia. È Presidente nazionale dell’organizzazione Giuristi per la Vita, un gruppo di avvocati, magistrati e docenti universitari che combattono a livello legale in difesa del diritto alla vita, della famiglia e della libertà di educazione. È noto anche in America Latina, soprattutto in Messico, Costa Rica e Cile, dove viene spesso invi- tato, in qualità di esperto internazionale, da istituzioni pubbliche a livello parlamentare, da Ordini Professionali, e da varie Università cui collabora a livello accademico. Ha scritto una quindicina di libri Ha ottenuto il premio “Testimoni 2014” dalla Fondazione Fides et Ratio, e il premio internazionale all’Impegno Sociale 2015 intitolato alla memoria dei giudici martiri Rosario Livatino, Antonino Saetta e Gaetano Costa.