Grazie Padre Livio!
Che noi viviamo in una dittatura è oramai un dato di fatto incontestabile.
Si tratta di quella mefistofelica «dittatura del Pensiero Unico», che Papa Francesco continua coraggiosamente a denunciare a voce alta. A furia di farlo, qualcuno si sta piano piano accorgendo che forse il Papa qualche ragione per agitarsi ce l’ha davvero.
E sì, purtroppo, è proprio come dice Francesco.
Tra l’altro, quella del Pensiero Unico è una delle peggiori forme di dittatura che la storia dell’umanità abbia mai vissuta. Una dittatura senza volto, transnazionale, apparentemente “educata”, per usare ancora una volta le parole del Papa. Non immediatamente identificabile e, quindi, più pericolosa.
Però resta una dittatura, con tutti gli armamentari classici delle dittature. A cominciare dalla comunicazione delle notizie. La storia ha dimostrato che tutte le dittature usano l’informazione solo in due modi: censura e propaganda. Si silenzia ciò che non deve essere conosciuto dai sudditi e si diffondono ad arte notizie false o che il Potere ha interesse a propinare. L’Italia non fa eccezione.
Anche se nello squallido panorama omologato dell’informazione di regime, brillano due eccezioni: il quotidiano “La Croce” e Radio Maria.
Quest’ultima in particolare oggi sta assumendo sempre di più il ruolo che fu di Radio Londra nel buio dell’attuale dittatura. Ne è una prova l’ottimo commento che Padre Livio ha fatto al mio articolo intitolato Adesso osserviamo il Presidente e pubblicato su “La Croce”, in cui ho analizzato alcuni passaggi del discorso inaugurale di Trump, totalmente ignorati dalla stampa di regime.
Il commento si può riascoltare nell’audio allegato.
Ringraziamo di cuore Padre Livio perché attraverso la sua encomiabile attività, contente a tutti gli italiani di poter ancora ascoltare una voce libera nel deserto informativo del nostro Paese.
Gianfranco Amato