Te Deum Laudamus!

Te Deum Laudamus!

Tra poco finirà il 2016.

Quest’anno abbiamo deciso di festeggiare la notte di San Silvestro in una maniera particolare, ovvero come pellegrini a Medjugorie.  Celebreremo, quindi, Il capodanno del 2017, in un’atmosfera spirituale all’insegna della preghiera e, soprattutto, del ringraziamento. Sì perché la Chiesa ci insegna che al momento del passaggio tra un anno e l’altro, non bisogna soltanto pregare per il futuro – e Dio solo sa quanto occorrerebbe pregare per l’incipiente 2017 – ma anche per ringraziare di tutto quello che di buono si è ricevuto nell’anno appena trascorso. Non a caso, infatti, l’inno liturgico di ringraziamento per eccellenza è proprio il Te Deum, tradizionalmente cantato proprio la sera del 31 dicembre.

E allora, forte di questa sollecitazione, vorrei fare dodici ringraziamenti particolari. Dodici quanti sono i mesi dell’anno. Resta, ovviamente, esclusa la mia famiglia – mia moglie e i miei figli – che devo ringraziare a prescindere, poiché a loro devo tutto.

Voglio, invece, ricordare alcune persone cui sento di dover essere particolarmente riconoscente, per quanto condiviso in questo 2016. Iniziamo.

Ringrazio la Provvidenza per avermi fatto incontrare e conoscere un uomo come Mario Adinolfi, con cui ho iniziato l’esperienza esaltante del Popolo della Famiglia, una delle avventure e delle sfide più avvincenti della mia vita. Un’avventura che entrambi abbiamo riconosciuto come il disegno di un Altro, infinitamente più Grande delle nostre misere capacità, e come un progetto che non ci appartiene. Il Padreterno ha caricato sulle nostre povere e deboli spalle una responsabilità immensa, della quale saremo chiamati a rispondere nell’aldilà. Vedremo dove ci condurrà lo Spirito Santo il prossimo 2017.

Ringrazio la Provvidenza per avermi fatto incontrare e conoscere un vero uomo di Dio, come don Ottorino Baronio, Parroco di Vicomoscano, che ha concretamente dimostrato a me e a tutto il mondo cosa significhi avere il coraggio di proclamare la Verità sfidando il Potere, il Pensiero Unico, l’ideologia dominante, l’arroganza dei politicanti, l’astio dei “benpensanti”, i luoghi comuni dei farisei, e la melassa del politicamente corretto. Che Dio ci doni altri Pastori come don Ottorino!

Ringrazio la Provvidenza per avermi fatto incontrare e conoscere Massimo e Laura di Gioia del Colle, e tutti gli amici pugliesi come Enzo, Sabino, Nicola, Manuela, che mi hanno aperto le porte di casa loro facendomi sentire a casa mia. Grazie a questi fratelli ho scoperto non solo la vera anima della Puglia, quel senso profondo dell’amicizia e dell’ospitalità che in poche altre regioni d’Italia ho potuto sperimentare, ma soprattutto l’attaccamento radicato ai veri sani principi della tradizione più antica di quella terra. Ho scoperto che la Puglia autentica, genuina, reale non è quella di Vendola, di Scalfarotto, di Luxuria, e della violenta intolleranza degli attivisti LGBT, che purtroppo ho potuto sperimentare sulla mia pelle. No, la Puglia – grazie a Dio – è davvero un’altra cosa.

Ringrazio la Provvidenza per avermi fatto incontrare e conoscere una donna eccezionale come Ania Golędzinowska di Cuori Puri. Anche lei una vera figlia di Maria scelta per una preziosissima missione tra i giovani, che mi ha insegnato come davvero Dio possa scegliere le persone più impensabili per fare grandi cose. Possa scrivere dritto su righe storte. Possa prendere gli ultimi ed esaltarli. Possa usare un “figliol prodigo” per fare miracoli.

Ringrazio la Provvidenza per avermi fatto incontrare e conoscere Padre Alfonso López Muñoz, un vero leone del Legionari di Cristo, grazie al quale ho potuto svolgere la mia missione in Messico e sperimentare la potenza immensa e vivificante dello Spirito Santo, e la forza insperata che nasce dall’abbandono totale nelle mani del Signore. Devo a Padre López un’altra delle avventure più avvincenti della mia esistenza.

Ringrazio la Provvidenza per avermi fatto incontrare e conoscere Giuseppe Povia, un amico, un fratello, un commilitone che ora combatte al mio fianco contro l’odiosa dittatura del Pensiero Unico. Un’altra coraggiosa voce controcorrente in difesa della vita, della famiglia e della libertà d’educazione. Non so dove il Padreterno voglia farci arrivare, ma è certo che l’esperienza delle nostre conferenze-concerto, ossia questo nuovo format che abbiamo creato, oggi rappresenta l’unica vera novità nel piatto panorama culturale, informativo, musicale e sociale italiano. Ed è altrettanto certo che per noi si tratta di un’esperienza esaltante e meravigliosa.

Ringrazio la Provvidenza per avermi fatto incontrare e conoscere Emanuele, la mia ombra, l’uomo che ha scelto come attività di volontariato quella di farmi da autista e guardia del corpo, seguendomi quasi sempre nel mio perenne girovagare. La sua incredibile pazienza cristiana gli sta facendo guadagnare un voucher per la vita eterna. Un accesso rapido e sicuro alle porte del Paradiso. Sono molti coloro che dovrebbero ringraziarlo e che non sanno che senza di lui tanti degli incontri che ho fatto non si sarebbero potuti svolgere.

Ringrazio la Provvidenza per Filippo, Antonio, Claudio, Gianfranco, che compongono la mia War Room, il “Gabinetto di Guerra” che mi assiste e mi supporta nelle battaglie che quotidianamente devo sostenere, e tutti gli amici e le amiche (penso in particolare a Giovanna) di Verona, che in questi anni mi sono stati vicini. Devo a tutti loro il fatto di aver potuto battere palmo a palmo la città di Giulietta e Romeo, facendole conquistare il primato della mia presenza. E’, infatti, la città dove ho tenuto in assoluto il maggior numero di conferenze. Una semina che – sono certo – non tarderà a mostrare i suoi ricchi frutti.

Ringrazio la Provvidenza per Gabriele, Emanuele, Attilio, Sara e tutti gli amici bresciani delle Sentinelle in Piedi e del Popolo della Famiglia. Sono troppi e non posso elencarli tutti, ma hanno tutti un posto particolare nel mio cuore. Grazie a loro non credo esista un metro quadro della provincia di Brescia – valli comprese – in cui io non sia stato a tenere una conferenza in questi tre lunghi anni. Non sono stati dei semplici organizzatori di incontri, ma veri amici, sinceri fratelli, e, anche loro, coraggiosi commilitoni. Anche loro in trincea al mio fianco.

Ringrazio la Provvidenza per Francesco e Francesca di Roma, gli angeli custodi che il Signore mi ha messo accanto e che mi hanno adottato, e con i quali ho avuto la grazia di condividere per ben due volte l’esperienza spirituale del pellegrinaggio. Mi hanno adottato ed ho la mia stanza e il mio letto nella loro casa romana.

Ringrazio la Provvidenza per Marco e Lorenzo, gli amici informatici che hanno generosamente messo a disposizione il loro tempo, la loro capacità professionale e la loro intelligenza per realizzare uno strumento di comunicazione importante ed efficace come è il mio blog. Senza di loro questo mio articolo non avrebbe mai potuto avere la diffusione che avrà.

Ringrazio la Provvidenza per avermi dato un fratello che si è donato anima e corpo per la causa della Verità, in maniera generosa e disinteressata. Sta dedicando la sua vita a seguirmi ed assistermi, e a lui si deve l’intera organizzazione pratica dell’opera che io svolgo. E’ l’uomo del backstage, che non si vede ma a cui si deve il successo se lo spettacolo riesce.

Ora che ho completato l’elenco dei dodici ringraziamenti, mi rendo conto che ce ne sono tantissimi altri che non posso dimenticare. Come non ricordare Michele, Carlo, e tutti gli amici di Lerici (la mia seconda casa), o Carlo e Nicoletta di Mestre, o Natascia e Fabio di Loreto e tanti, tanti, tanti altri. Mi riprometto di scrivere in futuro un altro articolo dedicato anche a loro.

Per ora mi fermo qui.

Di tutti questi grandi doni ricevuti nel 2016,

Te Deum laudamus!

 

Gianfranco Amato