L’unica famiglia è quella naturale. No a costruzioni giuridiche

L’unica famiglia è quella naturale. No a costruzioni giuridiche

Riportiamo in parte l’intervista all’Avv. Gianfranco Amato, Segretario Generale del Popolo della Famiglia e Presidente dei Giuristi per la Vita, pubblicata su La Provincia di Varese il 4 Dicembre dopo il rientro dalla missione messicana del giurista.

L’avvocato Gianfranco Amato è stato in Messico, dove ha parlato alla Conferenza Episcopale; qualche giorno fa il Parlamento messicano ha bocciato la proposta di legge sul matrimonio egualitario, avanzata dal Presidente Peña Nieto, complice un avvocato varesino.

Il matrimonio egualitario, così come era stato proposto in Messico, avrebbe così finito con il creare una famiglia contro-natura. Il parlamento del Messico gli ha dato ragione, dal momento che la legge non è passata, e questo corrisponde perfettamente al clima sociale messicano.

La proposta del presidente Nieto – spiega Amato – nasceva sulla scia delle colonizzazioni ideologiche. Obama aveva promesso grossi incentivi economici e il Presidente si è fatto abbindolare. Nella realtà dei fatti, però, i leader del paese, imprenditori miliardari e intellettuali, sono profondamente cattolici, difensori dei valori, e hanno vinto. I veri leader del paese e il popolo messicano rappresentano quello che l’Italia non è più. Il Messico è stato preservato, non ha avuto il virus del “politicamente corretto”.

A riprova di ciò, Amato rivela di non aver mai ricevuto contestazioni durante il suo tour di conferenze.

In Messico ha colpito  e ha convinto il fatto che a parlare di questi temi fosse un laico, con un approccio non religioso, bensì storico-filosofico e razionale.

Apro sempre le mie conferenze parlando della famiglia di Eulau, in Germania. Si tratta del più antico nucleo familiare mai ritrovato. Padre, madre e due figli, trovati sepolti in un lungo abbraccio, durato 4600 anni.

Poi il discorso si sposta sui classici, Aristotele, Cicerone, e solo in ultimo subentrano le tematiche religiose. Procedo così perché è importante far capire che la famiglia non è una costruzione del cristianesimo, ma un dato di natura, qualcosa che precede lo Stato e la Chiesa. Gli antichi sapevano distinguere quello che è pubblico, e può incidere sulla società, da quanto è privato, per cui uno, a casa sua, sotto le lenzuola fa un po’ quello che vuole.

La natura nasce come famiglia, si basa sulla coppia uomo-donna, e questo dall’alba dei tempi.

In Italia c’è stata una battaglia ideologica dove si è perso il senso della ragione. Si è commesso l’errore di considerare la famiglia non un elemento oggettivo di natura, ma come una variabile socio-culturale, e pertanto soggetta al cambiamento.

Questo è un errore. Cercare di manipolare la realtà attraverso la legge è un atto anch’esso contro natura.

La famiglia, l’unica possibile, è la famiglia naturale. È quella di Eulau. Ciò non toglie che due persone dello stesso sesso possano convivere. Che convivano, disciplinino i loro diritti con un contratto, la cosa importante è che non si deve dare riconoscimento pubblico a una relazione omosessuale. Questa è una cosa che è e deve restare privata. Deve essere regolamentata dal diritto privato, non da quello pubblico.

Bisogna opporsi a questa dittatura con tutte le proprie forze.

Oggi bisogna chiedersi a quanto si è disposti a rinunciare per perseguire i propri ideali. Il mio Nemico è il Potere, il Gran Burattinaio di Pasolini. Un potere evanescente e transnazionale che viaggia con la finanza e punta all’omologazione.

Intervista di Laura Ruscica

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