Buon Compleanno PDF!

Buon Compleanno PDF!

L’11 marzo del 2016 è una data che, comunque sia, segnerà la storia della politica italiana.

Ne siamo certi non per spocchiosa e imprudente presunzione ma per un’evidenza oggettiva della realtà. Quella data segna non solo la nascita del Popolo della Famiglia, ma rappresenta un vero e proprio turning point, un punto di svolta sulla presenza politica di una parte sempre più consistente dell’elettorato genericamente denominato “cattolico”. Si tratta, in realtà, di una non piccola parte del popolo italiano che ha ancora la pretesa di far valere una visione antropologica profondamente radicata nella legge naturale. Uomini e donne normalissimi che non si sono ancora arresi all’idea di abbandonare un uso intelligente della ragione, anzi della «recta ratio» di ciceroniana memoria.

Le due esperienze romane del Family Day – il 20 giugno a Piazza San Giovanni e il 30 gennaio al Circo Massimo – non sono state un semplice incidente della storia, un episodio occasionale e contingente del tutto irrilevante nella politica del nostro Paese. Hanno lasciato un segno profondo nella maggioranza del popolo italiano, che comincia a percepire come sempre più distante il Potere, quel Potere che, avendo ormai smarrito il concetto di bene comune, sembra ormai destinato ad inseguire interessi sempre più particolari, in una prospettiva quasi esclusivamente lobbystica. Interessi di gruppi economici. Interessi di gruppi finanziari. Interessi di gruppi internazionali. Interessi di poteri occulti. Interessi di gruppi sociali legati da un particolare orientamento sessuale. Insomma, interessi di pochi contro l’interesse comune di tutti. Oggi il Potere sembra aver definitivamente concluso la realizzazione di quella società ingiusta denunciata dal grande Sant’Agostino nelle sue Confessioni (III, 8,16), ovvero una società che, dopo aver abbandonato l’«unus et verus creator et rector universitatis», Dio fonte della vita, si è completamente smarrita nell’illusione di una «falsa libertas», in cui prevale l’interesse particolare (amplius bonum proprium) sull’interesse universale («bonum omnium»).

Quella tra il popolo e il Potere, oggi in Italia, è ormai diventata – dopo le piazze del Family Day – una brutta cicatrice mal ricucita e destinata, prima o poi, a riaprirsi in maniera dolorosa e drammatica.

Il Popolo della Famiglia è stata la prima, vera, significativa e concreta risposta a questa insostenibile situazione, attraverso una mobilitazione di popolo. Non a caso questa esperienza è stata definita la “Solidarność italiana”. Un’espressione icastica davvero indovinata e calzante, che rende perfettamente sia l’idea di non essere stata calata dall’alto come operazione di potere, sia l’idea di coniugare l’impegno politico con una prospettiva di fede religiosa militante, capace di non ridursi a fanatismo ideologico confessionale. Solidarność ha dovuto affrontare e combattere la dittatura comunista, il Popolo della Famiglia è chiamato ad affrontare e combattere quella che Papa Francesco ha coraggiosamente e pubblicamente denunciato come la «dittatura del pensiero unico».

Due forme di totalitarismo ugualmente violente e intolleranti.

Il Popolo della Famiglia è stata la prima, vera, significativa e concreta risposta all’esigenza di organizzare una resistenza politica e culturale alla deriva dispotica e autoritaria del nuovo regime del politically correct imposto nel nostro Paese. Ed è anche la prima, vera, significativa e concreta risposta al desiderio di arrestare la rivoluzione antropologica che sta tentando di scardinare la civiltà plurimillenaria del nostro popolo, rivoluzione che pare oggi vivere la sua fase più acuta da quando fu profeticamente preconizzata, agli inizi degli anni ‘70 del secolo scorso, da Pier Paolo Pasolini, attraverso le coraggiose denunce lanciate dai suoi ormai famosi editoriali corrosivi del Corriere della Sera.

Per questo è nato il Popolo della Famiglia un anno fa. E noi oggi, grati alla Provvidenza per averci donato la possibilità di vivere questa esaltante esperienza, questa meravigliosa avventura umana, questa ardua e faticosa impresa, celebriamo l’anniversario della nascita del PDF con lo spirito ed il respiro di chi si sente strumento inadeguato di un progetto infinitamente più grande di lui e voluto da un Altro.

Buon compleanno PDF!

Gianfranco Amato